Mistic Hair Salon
Paola Gallotti intervista Franco Silvestro.
Zefiro, settembre/ottobre 2006
Dall'apertura del salone torinese di Via Alfieri ai lavori per le riviste di moda,
un viaggio affascinante nella carriera di Franco Silvestro.
Articoli vari
Nell'83, dopo un'esperienza fortunata a Milano, Franco Silvestro decide di iniziare una nuova avventura nella città di Torino.
Apre un salone al primo piano nella centralissima piazza San Carlo arredandolo con stile e criteri innovativi.
Zefiro capelli & company
foto di Ugo Zacché
Tra Milano, Parigi e Torino le esperienze di un parrucchiere che collabora con le più grandi riviste di moda del settore.
A&B, 15 marzo 1984
foto di Ugo Zacché
Proposte, indicazioni e suggerimenti, per la donna di classe, sensibile alle ultime tendenze della moda.
Free
foto di Ugo Zacché
Per la prima volta, gli abiti della grande ed indimenticabile attrice, indossati da una donna attuale ed altrettanto straordinaria.
Domenica del Corriere, 01 settembre 1974
foto di Dino Jarach
Laura, la donna amata dal Petrarca, reinterpretata attraverso gli abiti e la pettinatura da una splendida Carla Fracci.
Amica, 04 agosto 1974
foto di Dino Jarach
Le acconciature di Franco Silvestro, attraverso la splendida interpretazione di Maria Rosaria Omaggio, fanno rivivere le emozioni di alcuni personaggi della storia piemontese.
Domenica del Corriere, 23 febbraio 1976
alcune foto di Dino Jarach
Lo scenario delle splendide moschee di Istanbul, gli harem più famosi al mondo e le pettinature di Franco Silvestro, fanno da sfondo alla ricostruzione scenica di eventi storici della capitale turca.
Domenica del Corriere, 17 novembre 1977
foto di Dino Jarach
Contatti
Via Carlo Alberto 11/G
10100 TORINO
Tel: 011/8172512
È nato a Verzuolo, come Flavio Briatore,
ma a tre anni era già a Torino. Appassionato
del suo lavoro, dopo numerose esperienze
fra Milano e Torino, Franco Silvestro
ha deciso di trasformare totalmente il suo
salone. E lo ha fatto interpretando con gusto
inedito il passato ed il presente del
suo successo professionale.
otale restyling per il salone
torinese di Franco Silvestro,
un piccolo gioiello
in pieno centro, decorato
con mosaici dorati, pareti
viola, grafismi ed una
grande statua in pietra
che rappresenta Kuan Yin,
divinità protettrice dell’Antica
Cina.
“L’impronta
particolare, fra Oriente
ed Occidente, rispecchia
appieno il mio stato d’animo
attuale, molto sereno.
Alle pareti ho voluto dipingere
delle scritte realizzate
da un esperto calligrafo:
si tratta di un brano
sulla bellezza tratto da "Il
Profeta" di Gibran.
La statua
in pietra è di origine
cinese e fa parte della mia
collezione di Buddha, acquistati
da vari antiquari
in giro per il mondo.”
Dopo quarant’anni di attività,
dopo aver aperto saloni
a Torino ed a Milano,
dopo aver lavorato nel
mondo della moda e della
fotografia, oggi Silvestro ha
ancora tanta energia da vivere
e condividere. Un vulcano
in continua eruzione:
“L’ idea della ristrutturazione
è nata dall’esigenza tecnica
di creare nuovi posti
di lavoro. La spinta invece
è stata dettata dall’ entusiasmo
che mantengo intatto
verso il mio mestiere.
Un lavoro
che mi ha aiutato tanto
nei momenti difficili della
mia vita e che trovo
straordinario anche solo
per il contatto umano, la
comunicazione, il dialogo
e l’empatia che si riesce a
creare con le persone.
Da quando ho rifatto il negozio
la clientela è aumentata,
ed ogni volta che entra una cliente nuova riesco
ancora ad emozionarmi.
Mi riempie di soddisfazione
vedere anche tanti giovani,
ragazzi e ragazze, che
vogliono un taglio, un colore,
che mi chiedono consigli
sul look…
Poi oggi ci sono prodotti
eccellenti a disposizione
dei parrucchieri: avessimo
avuto la stessa tecnologia
30 anni fa!"
A Torino hai registrato
un incremento in occasione
delle Olimpiadi?
“Incremento più maschile
che femminile. Entravano
molti uomini, soprattutto
stranieri, per taglio e piega.
Visto dall’esterno, il
mio è un salone tipicamente
femminile, probabilmente
all’estero sono
più abituati alla concezione
del negozio unisex.”
Qual è la chiave vincente
per il parrucchiere
di oggi?
"Fare un lavoro di qualità.
Offrire servizi rispettando
i tempi necessari per eseguirli
nel modo migliore a
livello professionale.
È la
qualità, l’eccellenza nella
qualità, che fa evolvere la
nostra professione. I prezzi
stracciati, le promozioni
low cost e le offerte
speciali non fanno che svilire
il nostro lavoro.
Bisogna
crescere professionalmente,
non abbassare i
prezzi."
Che consigli dai a un
giovane che vuole diventare
parrucchiere?
"Poi ci
vuole un pizzico di fortuna,
come quella di lavorare
in un salone qualificato,
dove si abbia la
possibilità di imparare bene
il mestiere."
Dove hai mosso i primi
passi come parrucchiere?
"A vent’anni avevo già un
salone mio. Ma a 13,
quando facevo le scuole
medie, al pomeriggio posavo
la cartella e andavo a
imparare il mestiere in …
calzoncini corti! E allora
gli apprendisti non erano
pagati come adesso.
È stata
dura all’inizio, ma sentivo
che ce l’avrei fatta.
Fin da bambino sognavo
di fare il parrucchiere."
È difficile oggi trovare
bravi collaboratori?
"Ci vuole pazienza e tempo.
Prima o poi i collaboratori
preparati si trovano,
l’importante è saper aspettare
e poi saper insegnare.
Ho avuto dei collaboratori
validissimi che adesso
hanno aperto saloni di
successo sia a Milano che
a Torino."
Come fai a mantenerti
sempre sulla cresta
dell’onda?
“La moda è nell’aria, si respira
per le strade della
città, si avverte nei locali
di tendenza… Basta solo
percepirla con la sensibilità
che hai dentro”.