Dall'apertura del salone torinese di Via Alfieri ai lavori per le riviste di moda,
un viaggio affascinante nella carriera di Franco Silvestro.
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Le donne
Nell'83, dopo un'esperienza fortunata a Milano, Franco Silvestro decide di iniziare una nuova avventura nella città di Torino.
Apre un salone al primo piano nella centralissima piazza San Carlo arredandolo con stile e criteri innovativi.
Le acconciature di Franco Silvestro, attraverso la splendida interpretazione di Maria Rosaria Omaggio, fanno rivivere le emozioni di alcuni personaggi della storia piemontese.
Domenica del Corriere, 23 febbraio 1976 alcune foto di Dino Jarach
Lo scenario delle splendide moschee di Istanbul, gli harem più famosi al mondo e le pettinature di Franco Silvestro, fanno da sfondo alla ricostruzione scenica di eventi storici della capitale turca.
Domenica del Corriere, 17 novembre 1977 foto di Dino Jarach
Contatti
Via Carlo Alberto 11/G
10123 TORINO
Tel: 011/8172512
francosilvestro@francosilvestro.it
fotografie di Ugo Zacché
ell'83, quando decise di riaprire i battenti a Torino (dopo un'esperienza peraltro fortunata a Milano) Franco Silvestro lo fece alla grande.
Scelse un salone al primo piano di piazza San Carlo e lo arredò secondo criteri innovativi. Piastrelle lucide alle pareti, bianche come
le mensole, qua e là qualche tocco di rosso, il resto nero. Dappertutto video a grande schermo, dalla zona lavaggio a quella tecnica,
dal reparto uomo a quello per il brushing. Per le signore torinesi i video a quell'epoca rappresentarono una grossa novità, indubbiamente.
E anche un modo diverso per rilassarsi ed aggiornarsi sulla moda.
Franco, che cosa chiedono oggi le donne al proprio parrucchiere?
"Chiedono soprattutto la qualità del servizio. Sono disposte a pagare cifre anche elevate però esigono trattamenti personalizzati ed
altamente specifici. Oggi la cura dei capelli è importantissima: ogni donna prima ancora del look vuole avere capelli lucidi, morbidi, setosi e soprattutto corposi.
Per questo dedica molto tempo ai trattamenti che da noi vengono realizzati esclusivamente con i prodotti Sebastian.
La linea è arcinota in America, dove ha sede Sebastian International ed è distribuita in Italia dalla Symbol Hair di Torino.
Fra i vari trattamenti consiglio alle mie clienti cha hanno problemi di capelli fragili, fini o disidratati, il Sebastian Two plus One che è un ristrutturante intensivo a base di amminoacidi oppure il Penetrate che fortifica i capelli carenti di cheratina.
Non mi stanco mai di ripetere alle clienti che il trattamento deve essere poi continuato a casa, con prodotti idonei ed altamente professionali: mai usare uno shampoo "qualsiasi" potrebbe compromettere tutto il precedente lavoro. Fra gli shampoo trattanti consiglio Performance, ultimo nato in casa Sebastian, a base di micromolecole di conchiglie marine che dà
corpo ai capelli senza appesantirli."
Anche l'uomo viene in salone con grandi aspettative circa la bellezza dei capelli?
"I clienti che frequentano il mio centro sono tutti affermati professionisti che tengono molto al proprio look. Oggi l'uomo non richiede solo
il taglio ma cerca quei servizi - permanente e colpi di sole - che un tempo erano esclusivo appannaggio femminile. Il tutto deve essere svolto
con estrema naturalezza, però."
E la donna '92 firmata Franco Silvestro com'è?
"Preferisco individuare vari tipi di donna, non uno solo. Il look personalizzato per me è sempre stato vincente. Purchè riesca nel suo obiettivo:
quello cioè di far bella la donna."
Attualmente tu fai parte del progetto S.T.A.R. di Sebastian, quali vantaggi ti offre?
"Il programma S.T.A.R. (Sebastian Technical Advanced Resource) è rivolto ai parrucchieri che hanno compreso è fatto propria la filosofia Sebastian.
Symbol Hair di Torino, distribuisce in Italia dei prodotti dell'azienda americana, offre a noi che ne facciamo parte un servizio particolare che comprende
l'informazione e l'istruzione del nostro personale attraverso corsi specializzati d'aggiornamento prioritario sui nuovi prodotti, la cura dell'immagine e
l'assistenza completa in salone."
ranco Silvestro è uno dei più noti parrucchieri collaboratori delle grandi riviste
di moda per i servizi fotografici.
Come Aldo Coppola, Puccio e pochi altri nomi, Franco ha lavorato con alcune delle più belle modelle del mondo
realizzando le loro acconciature per servizi apparsi su "Vogue", "Linea Italiana" e altre prestigiose pubblicazioni di moda.
Silvestro oggi ha un po' rallentato questo tipo di attività ("di grande soddisfazione ma scarsamente remunerativa" dice Franco) per concentrarsi sul lancio del nuovo salone torinese sito nella centralissima piazza San Carlo.
Franco Silvestro è infatti tornato nella capitale piemontese dopo i suoi vagabondaggi tra Parigi e Milano.
A questo simpatico personaggio, particolarmente abile nel suscitare l'effetto "fedeltà" nelle sue clienti, abbiamo rivolto una serie di domande che
confidiamo siano interessanti per i suoi colleghi.
Franco Silvestro è nato parrucchiere o lo è diventato?
"Direi che sono "nato" parrucchiere, perchè andavo già a imparare questo mestiere a quattordici anni e mezzo, nel tempo libero dalla scuola.
Allora era molto più difficile fare l'apprendista parrucchiere, mentre oggi è molto semplice, perchè ci sono più negozi.
La cosa più difficile era trovare qualcuno disposto ad insegnare; naturalmente poi non si guadagnava niente, a parte qualche mancia, e 50-100 lire erano già delle "megamance"... Si porgeva il "becco d'oca", si facevano le decolorazioni con il cotone e l' "Orealdor" o con l'ossigeno e l'ammoniaca."
Dove ha fatto il suo apprendistato?
"L'ho fatto in saloni che non esistono neanche più...
Il primo negozio l'ho aperto a Torino nel '64, a vent'anni, dalle parti di Via Chiesa della Salute; la piega costava circa 600 lire."
Oggi è felice della sua scelta? Dovendo cambiare professione, cosa farebbe?
"Direi che non so fare altro. Se dovessi cambiare mi piacerebbe fare l'arredatore. Questo però è un periodo in cui amo particolarmente il mio lavoro.
Certo ci sono dei momenti in cui uno vorrebbe cambiare: io ho cambiato città, lasciando Milano per tornare a Torino."
Perchè questo spostamento Torino-Milano e poi, nel 1983, il ritorno a Torino?
"Forse su questa decisione ha influito anche il fatto che io sono dell' Ariete: chi appartiene a questo segno, infatti, è generalmente una "testa matta", incline a cambiamenti che possono sembrare illogici.
Non è da tutti, credo, arrivare al massimo del successo in una città, trasferirsi in un'altra e ricominciare.
E' proprio quello che ho fatto io: quando a Torino stavo ottenendo il massimo dal mio lavoro, con tre negozi aperti per i miei lavoranti, ho scoperto che volevo ancora di più, e ho deciso di cambiare.
Sono comunque molto contento della scelta fatta, se non altro perchè posso dire di essere riuscito, nella vita, a cambiare totalmente la mia routine.
In ogni caso, prima di prendere questa decisione, ho lavorato a Parigi per un breve periodo: qui ho incominciato a sentire il desiderio di tornare a lavorare in Italia e dal momento che a Torino ero già stato, e per una serie di altri problemi, ho aperto a Milano due negozi. Dopo circa cinque anni, volendo aprirne un terzo e trovandomi a dover decidere tra San Babila e Montenapoleone... ho scelto Torino: senza dubbio ha avuto la meglio il mio sentirmi torinese, che del resto io già avvertivo in tutte quelle occasioni in cui si creava una rivalità tra torinesi e milanesi."
In cosa si differenzia Torino da Milano, professionalmente parlando?
"Le differenze sono molte: prima di tutto bisogna considerare che Milano è una città con 4 milioni di abitanti, nella quale quindi non esiste il problema della concorrenza.
C'è lavoro per tutti, Milano offre una clientela veramente eterogenea, che appartiene a tutti i ceti sociali. Sicuramente nella città più piccola la concorrenza è maggiore.
In una città come Milano oggi non può esistere il parrucchiere "numero uno", anche perchè è cresciuto il livello professionale medio, tutti si tengono aggiornati."
Perchè Milano è città-moda e Torino no?
"E' a Milano che si svolgono tutte le manifestazioni più importanti del settore, è a Milano che hanno sede le redazioni delle riviste, le agenzie di fotomodelle, varie emittenti private.
Milano è più organizzata; certo, anche Torino potrebbe organizzarsi maggiormente, però, per il momento, il mondo della moda è quasi tutto a Milano."
Lei ha molto collaborato con le riviste di moda. Può dirci con quali in particolare?
"Ho lavorato un po' con tutte le riviste di moda: "Vogue", "Linea Italiana", "Amica" e molte altre. Si tratta senza dubbio di un lavoro bello, entusiasmante, che però ti tiene lontano dal salone e che in alcuni casi produce anche una notevole perdita di tempo.
Può dare molta gioia, soprattutto le prime volte: io ho realizzato il mio primo servizio fotografico importante avendo come "modella" Carla Fracci. Complessivamente il lavoro per le riviste dà grosse soddisfazioni, ma anche l'incertezza di doversi confrontare con gli stili sempre diversi dei fotografi e delle modelle e con le loro esigenze."
Quali sono le donne famose che ha pettinato?
"Quella che mi ha dato più soddisfazione è stata la Fracci, ma ero forse altrettanto emozionato quando ho realizzato un taglio scalato per Sandra Mondaini che per anni ha portato un taglio"carré".
Ho lavorato anche con diverse pesentatrici TV, con Maria Rosaria Omaggio, Flora Mastroianni, Milva e tante altre."